Drug discovery

Un nuovo farmaco nasce, in genere, nella mente del ricercatore. Il punto di partenza è sempre l'analisi delle terapie esistenti: se esiste un bisogno terapeutico per una determinata malattia ma non esiste in commercio nessun farmaco (o se il farmaco non è efficace per tutti), allora il ricercatore comincia a elaborare le proprie conoscenze per cercare di trovare, attraverso le varie vie che la tecnologia mette a disposizione, una molecola su cui ragionare e sviluppare un nuovo medicinale. Ma anche nei casi in cui le terapie esistenti funzionino bene è sempre possibile approfondire l'attività di ricerca per il miglioramento.
Non esiste un titolo di studio ad hoc che formi lo "scienziato perfetto". In genere, le persone che si dedicano alla scoperta di nuovi farmaci possiedono notevoli capacità logiche e di risoluzione dei problemi.

Le caratteristiche generali dei ricercatori di nuovi farmaci sono:

  • elevata conoscenza specifica della farmacologia;
  • capacità di usare le conoscenze pratiche per la risoluzione dei problemi;
  • predisposizione a far parte di un team di lavoro e capacità di apprendere da altre persone;
  • pensiero creativo e immaginazione vivace;
  • curiosità;
  • conoscenza delle tecnologie informatiche.

Sono parecchi i corsi di laurea che si possono fare per arrivare a svolgere questo lavoro, a partire da quello di chimica e tecnologia farmaceutica, ma anche biologia, medicina, farmacia, biotecnologia e altre. Le imprese del farmaco sono un'ottima possibilità di impiego anche per i diplomati, che rappresentano il 35-36% del personale.


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È un corso sulle scoperte della scienza medico-farmaceutica,
in chiave storica e di attualità, sulle regole per un corretto uso dei farmaci e sulle prospettive che il mondo della ricerca può offrire ai giovani.
Il corso, già adottato in numerose classi del triennio superiore, è riservato agli insegnanti ed integralmente scaricabile.

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