Le altre vie enterali

Sublinguale o rettale: alle vie di somministrazione enterali “alternative” si ricorre in casi particolari. In genere servono per aumentare l’efficacia del trattamento.

Somministrare un farmaco per via sublinguale consiste nell’“appoggiare” la compressa, che in genere è molto piccola, sotto la lingua e aspettare che si sciolga senza masticarla o deglutirla. La via di somministrazione sublinguale è importante per alcuni farmaci, come ad esempio la nitroglicerina, che si usa nei casi di angina pectoris (link con Patologie in evidenza Ipertensione).

Perché proprio sotto la lingua?
Perché la zona tra il palato inferiore e la lingua è molto irrorata di vasi sanguigni e la mucosa è molto sottile. Tutto ciò favorisce il passaggio dei farmaci dall’esterno al sangue. Il circolo venoso sublinguale, inoltre, si riversa nella vena cava superiore e quindi il farmaco viene distribuito a livello sistemico senza passare attraverso il fegato, organo in cui generalmente avviene la prima trasformazione ed eliminazione della maggior parte dei farmaci. In questo modo, la sostanza non viene immediatamente metabolizzata, quindi è assicurato un adeguato effetto terapeutico. Molti farmaci, infatti, se venissero somministrati per via orale (come ad esempio la nitroglicerina) verrebbero rapidamente degradati nel fegato.

Azione locale o “globale”
I farmaci somministrati per via rettale possono svolgere un’azione locale, come una stimolazione per l’evacuazione, oppure agire per via sistemica, cioè raggiungere la circolazione sanguigna attraversando la mucosa rettale. La via rettale consente di somministrare alcuni farmaci che, se fossero assunti per via orale, sarebbero irritanti per lo stomaco, o altri che verrebbero inattivati dagli enzimi digestivi. Quella rettale è una via che è spesso consigliata nei bambini per l’assenza di effetti gastrointestinali. Un tipico esempio è dato dagli antipiretici (farmaci contro la febbre) in supposta per i neonati. Possono, inoltre, presentare vantaggi rispetto alla via orale in caso di vomito o nei pazienti che, a causa di patologie particolari, hanno difficoltà a deglutire. Le formulazioni utilizzate per via rettale sono: supposte (azione sistemica o stimolazione dell’evacuazione) e pomate rettali (azione locale)
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