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A tutti è capitato di sentirsi un po’ giù di morale o particolarmente agitati. Niente di strano, a meno che questi sintomi non diventino una costante che accompagna tutte le attività quotidiane. In questi casi si parla di ansia e depressione, vere e proprie patologie che possono essere curate grazie ai farmaci e a un percorso di psicoterapia.
Ansia e depressione sono due patologie diverse tra loro che però esprimono entrambe un disagio psicologico e possono coesistere nello stesso individuo creando problemi anche nello svolgimento delle normali azioni quotidiane.
Talvolta chi soffre di disturbi di ansia e depressione deve confrontarsi anche con altre patologie fisiche o mentali, come, per esempio, la dipendenza da alcol o droghe, che in alcuni casi rendono difficile la diagnosi mascherando i sintomi o in altri casi peggiorano il quadro clinico. È quindi importante considerare il paziente nel suo complesso, intervenendo su più livelli, se necessario.
ANSIA
I disturbi d’ansia sono diversi, ognuno con caratteristiche specifiche per quanto riguarda sintomi, diagnosi e trattamento.
L’ansia è una normale reazione ad una situazione stressante, ma quando diventa eccessiva ed immotivata, tanto da compromettere (anche in misura considerevole) lo svolgimento delle attività quotidiane allora diventa patologia.
I disturbi d’ansia sono molto comuni, interessando circa il 15-20% della popolazione che richiede il consulto del medico.
Solo in Italia il problema riguarda il 16% della popolazione. Non sono immuni dall’ansia i ragazzi sotto i 18 anni e gli stessi bambini.
Cause, sintomi e trattamento
Alcuni studiosi ritengono che alla base dei sintomi ci sia il disagio psicologico che con il tempo genera anche problemi di tipo neurologico. Altri ritengono che la causa sia da ricercarsi in modifiche dell’assetto biochimico del cervello.
Inoltre, dal momento che in alcuni casi si riscontra una sorta di familiarità per i disturbi legati all’ansia, non si esclude la possibilità che ci siano dei geni specifici coinvolti nella sua insorgenza.
I sintomi che caratterizzano i disturbi dell’ansia possono essere più o meno gravi e sono sia di tipo psicologico (tensione, nervosismo, facilità al pianto, difficoltà a concentrarsi, difficoltà a rilassarsi, eccessiva preoccupazione ecc.), sia di tipo fisico (palpitazioni, vertigini, nausea, aumento della sudorazione, disturbi visivi e della sessualità, emicrania, tremori, stanchezza, disturbi del sonno, disturbi gastroenterici ecc.).
Per quanto riguarda il trattamento, oggi esistono diverse possibilità per ottenere buoni risultati grazie all’uso di farmaci, alla psicoterapia o alla combinazione di entrambi.
Prima di procedere alla scelta della terapia è necessaria, però, una precisa diagnosi del disturbo di cui si soffre, in quanto il quadro clinico potrebbe anche essere la conseguenza di una patologia organica.
DEPRESSIONE
Depressione non vuol dire sentirsi un po’ giù di morale per qualche giorno: a chiunque, infatti, può capitare di sentirsi tristi di tanto in tanto. La depressione intesa come patologia interferisce con la vita di tutti i giorni, anche con le attività più semplici.
La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso nel mondo occidentale e il nostro Paese non fa eccezione con oltre 5 milioni di persone, soprattutto donne, che ne soffrono. La fascia più colpita è quella compresa tra i 45 e i 64 anni, ma anche i ragazzi e i bambini talvolta sono coinvolti.
Esistono diverse forme di depressione, non facilmente classificabili, che variano per durata, intensità, causa scatenante, caratteristiche del singolo paziente: ad esempio il disturbo depressivo maggiore, la distimia, la depressione post-partum, ma anche forme secondarie a patologie, all’uso di particolari farmaci e le così dette forme reattive, che insorgono in seguito ad eventi dolorosi.
Cause, sintomi e trattamento
La depressione è il risultato di una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici.
Essa è legata a modifiche relative al funzionamento del sistema nervoso: in particolare alcuni neurotrasmettitori (molecole che il cervello utilizza come messaggeri) non lavorano come dovrebbero. Oltre a fattori biologici, sono chiamati in causa anche la familiarità per patologie di questo tipo, il contributo ormonale (soprattutto nelle donne), la presenza di malattie gravi e l’isolamento sociale.
Anche esperienze negative e stressanti hanno spesso un ruolo importante nello sviluppo delle diverse forme della malattia.
Molto articolato il quadro sintomatologico che può caratterizzare i disturbi depressivi: oltre a sentirsi triste, il soggetto depresso può perdere interesse o piacere per attività solitamente gradite, avere difficoltà a concentrarsi o a prendere delle decisioni, avere disturbi del sonno e dell’alimentazione, provare un senso di colpa ingiustificato, avere una bassa autostima: può anche lamentare disturbi somatici come mal di testa, crampi e problemi intestinali.
Il trattamento della depressione, anche nelle sue forme più gravi, è possibile e si basa sull’uso di farmaci e psicoterapia.
Si ringrazia la SIF – Società Italiana di Farmacologia per la collaborazione
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