Lo sviluppo dell'immunologia

I primi studi sul sistema immunitario e le biotecnologie: nuove frontiere per i farmaci e per le tecniche diagnostiche.

Durante gli anni '80 l'immunologia, cioè la branca delle scienze biomediche che si occupa del sistema immunitario, fa passi da gigante. Si approfondiscono e si conoscono nel dettaglio parecchi aspetti che riguardano il sistema immunitario: uno straordinario e complesso insieme di sistemi chimici e cellulari potenzialmente attivo contro tutti i microrganismi e tutto ciò che l'organismo riconosce come qualcosa di differente da sé. Lo studio dell'immunologia va di pari passo con gli sviluppi delle biotecnologie: i vantaggi di queste due discipline si osservano nella prevenzione, nella diagnosi e nella terapia.

Gli anticorpi monoclonali
La scoperta di anticorpi monoclonali, ad esempio, ha comportato importanti innovazioni nel settore diagnostico.
Si tratta di anticorpi estremamente specifici, che si legano soltanto a un singolo antigene. Grazie alla loro specificità e alla disponibilità teoricamente illimitata hanno trovato importanti riscontri in oncologia, perché permettono di distinguere in modo specifico le strutture prodotte da cellule tumorali. Queste stesse proprietà consentono l'impiego di anticorpi monoclonali come vettori di farmaci antitumorali a scopi terapeutici. In questo modo gli immuno-farmaci giungono esclusivamente sulle cellule maligne senza portare ulteriori conseguenze alle altre, per la loro tossicità. Fino ad ora, quest'ultima applicazione ha interessato la lotta contro il tumore delle ovaie, del tratto gastrointestinale, del polmone e del fegato.
Gli anticorpi monoclonali sono impiegati anche in infettivologia per il riconoscimento di agenti patogeni; ha portato infatti alla comprensione dell'epidemiologia, cioè delle cause di diffusione di alcune malattie come l'epatite virale A e B e la mononucleosi.
Un altro campo di applicazione degli anticorpi monoclonali è l'immunologia, che studia gli effetti della reazione antigene-anticorpo. È stato possibile studiare le varie sottopopolazioni di linfociti, globuli bianchi presenti nel sangue che producono anticorpi, e le modalità di risposta immunitaria.
In tal modo, si sono scoperte le cause di alcune patologie, di alcune malattie come le immunodeficienze, insufficienze immunitarie acquisite o ereditarie, o le malattie autoimmuni in cui le funzioni di difesa sono rivolte verso il proprio organismo.

L'utilizzo di anticorpi monoclonali ha inoltre consentito il miglioramento di metodi di analisi di varie sostanze presenti nei liquidi biologici. La tecnologia del dna ricombinante è infatti applicata soprattutto in campo diagnostico. Vengono utilizzate sonde genetiche, che riconoscono sequenze specifiche di acidi nucleici per la complementarietà delle basi azotate, per lo studio di alcuni tumori, o ancora per la diagnosi prenatale di malattie genetiche. L'impiego di sonde molecolari consente inoltre l'individuazione di mutazioni genetiche anche quando non danno luogo a malattie clinicamente manifeste, ma pongono, ad esempio, a rischio aumentato di sviluppare una data malattia.

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