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Cresce l'impegno per
la sicurezza dei medicinali |
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- In Italia la severità e la molteplicità dei controlli
da parte dell’Amministrazione, che si traducono in altrettante
autorizzazioni necessarie per svolgere qualsiasi attività nel settore
farmaceutico, rendono il fenomeno della contraffazione dei farmaci sui
canali ufficiali pressoché assente. Infatti ogni passaggio nella vita
del farmaco è contrassegnato da rigorosi controlli sulle officine di
produzione, sulle aziende farmaceutiche, sui depositi ove i prodotti
vengono stoccati, sulle società di distribuzione all’ingrosso fino alle
farmacie.
- Diversa, a seconda dei Paesi, risulta essere la
tipologia dei medicinali che vengono contraffatti: mentre nei Paesi in
via di sviluppo si tratta principalmente di farmaci destinati alla cura
di gravi patologie come la malaria o di malattie ad alta diffusione,
nei Paesi sviluppati si tratta, in particolar modo, di farmaci volti a
migliorare le prestazioni fisiche e sessuali (disfunzioni erettili,
anabolizzanti e anoressizzanti).
- Il problema globale risiede sicuramente
nel commercio via internet in quanto, come qualsiasi altra merce, anche
per i farmaci non vi è alcuna garanzia di sicurezza e autenticità per i
prodotti acquistati via web. Purtroppo, al momento, gli strumenti a
disposizione dei diversi Stati per arginare il fenomeno sono
indubbiamente insufficienti. In Italia attualmente la vendita di
farmaci on line è vietata.
- Da alcune indagine realizzate negli
anni passati dall’EAASM (European Alliance for Access to Safe Medicine)
e dalla Task Force AIFA per la lotta alla contraffazione IMPACT Italia
su un campione di siti web destinati alle vendita dei prodotti
farmaceutici è emerso come percentuali di prodotti superiori al 50%
fossero contraffatti. Nel 50% dei casi l’operazione si concludeva con
un semplice prelievo di denaro. Inoltre nel 90% dei siti analizzati è
emerso che la vendita di tali prodotti avveniva senza presentazione di
ricetta medica.
- In Italia il ricorso agli acquisti via
web è poco sviluppato. Ai controlli si aggiungono infatti l’abitudine
ed il forte rapporto fiduciario del cittadino con la farmacia
unitamente ad un sistema di rimborso da parte del Servizio Sanitario
Nazionale che, mettendo gratuitamente a disposizione del paziente una
molteplicità di prodotti, scoraggia il ricorso ad acquisti tramite
internet. La contraffazione si sviluppa quando esiste un vantaggio
economico sia per il venditore che per l’acquirente, ovvero, in quei
mercati dove i medicinali sono costosi e non vengono rimborsati.
- Il nostro è anche l’unico Paese ad
avere un fondamentale strumento di garanzia, il bollino ottico presente
sulle confezioni dei farmaci dal 1988 e necessario alle farmacie per
ottenere il rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Si
tratta di un forte deterrente in quanto viene prodotto dal Poligrafico
dello Stato su carta filigranata.
- Sul bollino è presente un codice a
barre contenente un numero progressivo univoco che identifica ogni
singola confezione e che si inserisce nell’ambito del Sistema di
tracciatura dei farmaci all’interno della filiera distributiva avviato
con il Decreto Ministeriale 15 luglio 2004. Tale Sistema sarà nei
prossimi anni diffuso in tutta Europa grazie alle previsioni della
Direttiva 2011/62/UE finalizzata ad impedire l’ingresso di medicinali
falsificati nella catena di fornitura legale e approvata nel luglio
2011.
Con tale provvedimento viene per la prima volta regolamentato
con dettaglio il tema della contraffazione nel settore farmaceutico. Si
parte da una chiara definizione di cosa debba intendersi per medicinale
falsificato e si arriva, attraverso un articolato percorso che vede
l’istituzione di sistemi di sicurezza e di identificazione delle
singole confezioni, fino alle vendite on-line, attualmente vietate
dall’ordinamento italiano.
- I diversi Paesi europei sono chiamati a
recepire la Direttiva negli ordinamenti interni entro il gennaio 2013.
Nell’ottobre 2011 inoltre l’Italia ha firmato a Mosca la Convenzione
del Consiglio d’Europa “Medicrime” attraverso la
quale viene
individuato per la prima volta uno specifico reato per la
contraffazione dei farmaci. Vengono in particolare ricompresi i reati
di: fabbricazione di medicinali contraffatti, fornitura e promozione
anche via web di medicinali contraffatti e falsificazione di
documentazione cartacea o elettronica sui farmaci.
- In Italia la più importante
Istituzione attiva nella lotta alla contraffazione dei farmaci fa capo
all’Agenzia Italiana del Farmaco ed è rappresentata da IMPACT
Italia
(International Medical Products Anticounterfeiting Task Force).
Sotto
il coordinamento di AIFA ne fanno parte il Ministero della Salute, il
Ministero degli Interni, l’Istituto Superiore di Sanità, i Carabinieri
NAS, e l’Agenzia delle Dogane.
- Farmindustria oltre a collaborare in
maniera molto incisiva con Impact Italia, partecipa ai lavori del
Comitato Nazionale Anticontraffazione istituito presso il Ministero
dello Sviluppo Economico. Ha stipulato un Memorandum di intesa con
l’Agenzia delle dogane per la tutela del marchio. Ha contribuito ad
implementare la Banca Dati dei loghi delle aziende e dei logotipi dei
farmaci istituita presso l’Istituto Superiore di Sanità per supportare
le Forze dell'ordine che dovessero sequestrare farmaci sospetti.
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