Il viaggio del farmaco nell’organismo


Che cosa succede a una molecola appena somministrata? Va incontro a una serie complessa di reazioni chimiche, fisiche e biologiche che, nel loro insieme, si chiamano “farmacocinetica”.

Ora cominciamo a descrivere che cosa succede al farmaco una volta che è entrato nell’organismo. Dopo aver esaminato tutte le possibili vie di accesso di un farmaco, e a prescindere dal suo compito, cioè dalla sua azione farmacologica, la molecola permane all’interno dell’organismo per un determinato periodo di tempo, prima di essere eliminata. Durante questo periodo viene sottoposta a una serie di reazioni (chimiche e fisiche) che vanno sotto il nome di farmacocinetica.

La farmacocinetica
La farmacocinetica è quella branca della farmacologia che studia il comportamento dei farmaci una volta introdotti nell’organismo. Essa comprende: la biodisponibilità, l’assorbimento, la distribuzione negli organi, nei tessuti e nelle cellule, le trasformazioni metaboliche cui vanno incontro, le vie e le modalità di eliminazione. Gli studi di farmacocinetica forniscono ai ricercatori e ai medici indicazioni sulla sede e sul meccanismo d’azione dei farmaci, sulla rapidità e la durata dei loro effetti, su eventuali fenomeni di accumulo e su altri parametri la cui conoscenza è necessaria per stabilire l’esatta posologia.

Forze contrapposte: l’azione farmacologica e la demolizione del farmaco
Il destino del farmaco una volta entrato nell’organismo prescinde dalla via di accesso che ha utilizzato. Non importa quale sia la via di somministrazione usata e quale sia il sito (tessuto, organo) attraverso il quale il farmaco è entrato nell’organismo: dopo aver superato il sito di assorbimento, la molecola si trova nel circolo sanguigno e da qui si distribuisce nei tessuti, tra i quali ci deve essere il tessuto bersaglio dell’azione terapeutica.

Inoltre, il farmaco è sottoposto a una serie di azioni chimiche che l’organismo mette in atto con l’obiettivo di eliminarlo. Queste reazioni vanno sotto il nome di metabolismo: in pratica, la molecola viene sottoposta a reazioni chimiche che la inattivano, la spezzettano e, in ultima analisi, ne facilitano l’eliminazione. L’azione terapeutica di un farmaco è quindi il risultato di due “forze” contrapposte: da un lato, la distribuzione nell’organismo, l’arrivo nel tessuto bersaglio e l’attività farmacologica, dall’altro il metabolismo della molecola, che ne demolisce la struttura. Due eventi opposti che si bilanciano vicendevolmente.

Torna all'inizio


REGISTRATI
Hai dimenticato la password?

È un corso sulle scoperte della scienza medico-farmaceutica,
in chiave storica e di attualità, sulle regole per un corretto uso dei farmaci e sulle prospettive che il mondo della ricerca può offrire ai giovani.
Il corso, già adottato in numerose classi del triennio superiore, è riservato agli insegnanti ed integralmente scaricabile.

  Disclaimer © 2007, Tutti i diritti riservati