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Consigli per la conservazione dei farmaci |
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L’armadietto dei medicinali va tenuto sotto controllo: non deve contenere sostanze inutili, mal conservate o scadute.
Tutti hanno in casa qualche farmaco o perché lo assumono regolarmente, o perché lo hanno utilizzato senza terminare la confezione.
La corretta conservazione di questi farmaci non è cosa di poco conto, dato che da essa dipende la loro validità.
Su tutte le confezioni, infatti, compare la scritta “La data di scadenza, indicata sulla confezione, si riferisce al prodotto integro e correttamente conservato”. In altre parole: se il farmaco viene conservato male, non è più utilizzabile.
Dalla produzione alla consegna alla farmacia le industrie farmaceutiche e i farmacisti garantiscono il rispetto delle regole di buona conservazione.
Una volta giunto in casa, però, è il consumatore che deve preoccuparsi di conservare il farmaco in modo corretto.
Dove tenerli
Innanzitutto il luogo scelto per la conservazione dei farmaci deve essere fresco e asciutto, poiché la luce, l’umidità e le alte temperature possono alterarne le proprietà. Si può ricorrere a un armadietto pensile, oppure a un vano o a un cassetto di un armadio, facendo attenzione che non sia esposto alla luce diretta del sole, o comunque ad altre fonti di calore o umidità.
Chi ha bambini deve scegliere un luogo fuori dalla loro portata poiché le compresse attraggono inevitabilmente i più piccoli. È, quindi, necessario chiudere a chiave gli scomparti o sistemare i farmaci in alto, in modo che siano per loro irraggiungibili.
Alcuni farmaci, subito dopo l’acquisto (ad esempio i vaccini) oppure dopo l’apertura della confezione (ad esempio alcuni antibiotici sotto forma di sospensione da ricostituire) devono essere conservati in frigorifero (attenzione, non nel freezer!). Sulla confezione ciò è indicato chiaramente: in caso di dubbio è bene chiedere al farmacista.
Come conservarli
Ogni farmaco va conservato nella sua confezione: non bisogna eliminare né la scatola che lo contiene né il foglio illustrativo, e nemmeno riunire farmaci in una stessa scatola. La confezione esterna contiene le informazioni per una corretta conservazione, riporta sempre la data di scadenza e aiuta a individuare esattamente qual è il principio attivo contenuto nel medicinale.
Il blister interno invece – cioè l’involucro di plastica e alluminio che contiene le compresse – non deve essere danneggiato, scambiato o mescolato ad altri.
È importante non buttare mai via il foglio illustrativo che accompagna ogni farmaco perché contiene preziose informazioni su dosaggio, indicazioni, controindicazioni e possibili effetti collaterali. Per chiarire eventuali dubbi va letto attentamente, chiedendo, se necessario, spiegazioni al medico o al farmacista.
Quando eliminarli
Periodicamente bisogna mettere ordine nell’armadietto delle medicine controllando che tutto sia al suo posto, ma occorre soprattutto verificare la scadenza dei farmaci ed eliminare quelli che non possono più essere utilizzati.
Alcuni farmaci (ad esempio i colliri in flaconcini) una volta aperti hanno una durata di validità limitata, riportata sulla confezione o nel foglietto illustrativo; in tali casi la loro conservazione oltre la scadenza indicata è inutile. Una volta individuati i farmaci scaduti, essi andranno eliminati negli appositi contenitori posti presso le farmacie.
In caso di dubbio (ad esempio un farmaco ha mutato colore, aspetto, sapore) non utilizzarlo e chiedere come comportarsi al medico o al farmacista.
In ogni caso è sempre consigliabile, anche per evitare possibili sprechi, dotarsi delle sole confezioni strettamente necessarie alla terapia
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