Nasce la sintesi organica

Dalla prima "creazione" di una molecola in laboratorio si sviluppa la farmacologia moderna.

Il termine "chimica organica" deriva originariamente dal fatto che una volta si definivano con questo termine i composti che potevano essere estratti unicamente da organismi viventi. La chimica organica era in antitesi con la chimica inorganica, che invece era basata sui composti sintetizzati artificialmente.

Questa teoria fu abbandonata nel 1828, quando il chimico tedesco Friedrich Wohler sintetizza per la prima volta una molecola organica, l'urea (componente dell'urina), riscaldando un sale inorganico: il cianato di ammonio. Con la scoperta di Wohler diventa quindi evidente che una sostanza organica può essere sintetizzata anche in laboratorio, oltre che estratta da organismi viventi.

Oswald Schmiedeberg (1838-1921) è universalmente riconosciuto come il fondatore della moderna farmacologia. Laureato in medicina nel 1866, con una tesi sulla misurazione del cloroformio nel sangue, nel 1872 diventa il primo professore di farmacologia all'Università di Strasburgo. Approfondisce gli studi sul cloroformio e su altre sostanze, come ad esempio la muscarina. Nel 1869 dimostra che quest'ultima è in grado di provocare un effetto simile a quello che il nervo vago produce sul cuore. Nel 1885 per la prima volta utilizza l'uretano come anestetico. Con i suoi studi e con il suo lavoro getta le basi per l'imminente sviluppo dell'industria farmaceutica che caratterizzerà la Germania fino alla Seconda guerra mondiale.


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